10/04 – UNGARETTI POETA E SOLDATO

10/04 – UNGARETTI POETA E SOLDATO

Mercoledì 10 aprile ore 20:45 – Teatro comunale G. Verdi di Gorizia

UNGARETTI POETA E SOLDATO
Il Carso e l’anima del mondo

Spettacolo teatrale di e con Marco Goldin
Musiche originali di Remo Anzovino
Partecipa Antonella Ruggiero
Letture di Gilberto Colla
Animazioni e montaggio di Alessandro Trettenero

Lo spettacolo, di e con Marco Goldin, in 90 minuti ripercorrerà la storia di Giuseppe Ungaretti sul Carso, tra letteratura, storia, luoghi e pittura.
Avrà una sua parte iniziale di circa 15 minuti in cui alla voce straordinaria di Antonella Ruggiero saranno affidate tre canzoni (testi di Marco Goldin e musiche di Remo Anzovino) che serviranno a far entrare lo spettatore nel mezzo del racconto teatrale. Ciò avverrà attraverso l’espediente narrativo di una madre che in tre brevi scene, che corrispondono alle tre canzoni, si rifarà alle lettere, immaginarie, che il figlio le manda dai luoghi delle battaglie sul Carso.
Una madre che aspetta in Calabria, davanti al mare, il ritorno di quel figlio dalla guerra. Dalla Calabria perché una parte preponderante dei commilitoni di Ungaretti, nella sua brigata Brescia (diciannovesimo reggimento, definito il “reggimento calabrese”), provenivano proprio da lì e comunque dal meridione d’Italia.
L’intento registico non è di puntare, in questa parte dello spettacolo, sulla tragicità della guerra, e piuttosto sugli aspetti di liricità diffusa colti nel paesaggio, a cominciare da quello stellato notturno e dal mare. Aspetti che insieme hanno a che fare con la memoria e la sperata previsione di un diverso
futuro.
Una registrazione fuori campo della voce originale di Ungaretti, nel buio della sala, aprirà il vero e proprio distendersi della narrazione, in stretta continuità con le parole delle canzoni dedicate ai luoghi del Carso.
Marco Goldin racconterà quindi sul palcoscenico la storia del soldato Giuseppe Ungaretti dal momento del suo arrivo al fronte alla fine del 1915. Remo Anzovino ha scritto le musiche originali
e le eseguirà dal vivo al pianoforte, mentre Gilberto Colla leggerà, nei momenti a ciò riservati, in una sorta di ansa sinuosa, alcune delle poesie de Il porto sepolto, libro che sarà il cardine di tutta
l’azione teatrale, tra fisicità e spirito.
Come in tutti gli spettacoli di Marco Goldin – e si ricordi solo a titolo di esempio quello recente, assai fortunato, sugli ultimi giorni di Van Gogh – una parte fondamentale l’avrà l’aspetto visivo, con le strabilianti animazioni e i montaggi curati da Alessandro Trettenero, su uno schermo di 6×3 metri che dominerà il palcoscenico.
Parte visiva che comprenderà tante tracce storiche, tra filmati d’epoca e fotografie. Ma poi immagini di enorme suggestione appositamente girate negli ultimi mesi con i droni sul Carso, e lungo l’Isonzo, nelle varie stagioni dell’anno, così da collocare dal punto di vista geografico la storia di Ungaretti poeta e soldato proprio sul Carso, tra le trincee della prima linea, sul monte San Michele, e la retrovia.
Questi veri e propri mini-film contemporanei verranno spesso associati ai quadri che dodici pittori italiani hanno dipinto, dopo avere percorso e ripercorso, nello scorso autunno, i sentieri tra il San Michele e l’Isonzo, sulle tracce del grande poeta. Dedicati quindi, quegli stessi quadri, proprio ai luoghi di Ungaretti sul Carso, come si vedrà nelle mostre dell’autunno 2024 a Gorizia e Monfalcone.
Poi naturalmente nello spettacolo si farà ricorso a immagini dello stesso Ungaretti, sia sue fotografie storiche, sia disegni e quadri che sempre quei pittori hanno realizzato. Tutto questo armonizzato in un linguaggio, insieme tecnologico e poetico, di continue transizioni, animazioni e movimenti di camera anche all’interno delle opere dipinte, attraverso la mano sapiente di Alessandro Trettenero.
Nello spettacolo teatrale ci saranno quindi parti di puro racconto, parti di racconto accompagnato dalla musica, così come accadrà per le letture delle poesie, poi anche parti di musica in solo, suonata
da Remo Anzovino su un nuovissimo Steinway gran coda.

Ingresso libero
Apertura prenotazioni: 11 marzo, ore 9
https://biglietto.lineadombra.it/