A Gorizia un’emozione lunga 29 spettacoli Presentata la stagione 2025/26 del Teatro Verdi

A Gorizia un’emozione lunga 29 spettacoli Presentata la stagione 2025/26 del Teatro Verdi

Ventinove imperdibili appuntamenti che accompagneranno il pubblico nella parte finale di un anno così importante per Gorizia e il suo Teatro e che lo emozioneranno anche nel prossimo, per supportare la vocazione di una città divenuta punto di riferimento internazionale per la cultura. Il cartellone 2025/2026 del teatro Comunale Giuseppe Verdi di Gorizia è stato svelato venerdì 25 luglio nel foyer dello storico edificio di Via Garibaldi 2/A.

Annunciata anche la data di inizio della campagna abbonamenti, che partirà mercoledì 3 settembre, i dettagli su modalità e tempistiche delle varie fasi saranno comunicate in seguito.

Introdotto dal Sindaco Rodolfo Ziberna e dall’assessore alla Cultura Fabrizio Oreti, il cartellone presentato dal Direttore Artistico Walter Mramor suddivide i 29 spettacoli in sei categorie, che da metà ottobre a fine aprile genereranno emozioni dal palco di quello che è per definizione il Teatro della Città e del territorio e perciò si pone in forte legame con esso.

Ciò grazie all’impegno determinante del Comune di Gorizia, con il sostegno in primis della Regione Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia.

Ancora una volta il Direttore Artistico Mramor ha fatto centro”, commenta il Sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, “Come ormai ci ha viziato nel corso degli anni, oltre a competenza e conoscenze possiede una grande sensibilità che gli consente di intercettare sempre le aspettative del pubblico goriziano. Il segreto della larga parte degli eventi che hanno fatto sold out sta proprio qui: nella capacità di intercettare i gusti ma anche di innovare, facendo provare ogni stagione qualcosa di nuovo per vedere appunto il grado di apprezzamento da parte dei cittadini. Perciò un grazie al Direttore che ha consentito ben prima del titolo di Capitale Europea della Cultura di fare in modo che Gorizia consolidi questa sua capacità di offrire spettacoli di qualità ad un pubblico non soltanto goriziano”.

Per l’Assessore alla Cultura Fabrizio Oreti: “Una stagione teatrale che abbraccerà l’ultima parte della Capitale Europea della cultura e si immergerà nella sua prosecuzione dal punto di vista teatrale e artistico. Perciò anche in questa occasione una stagione importante dal respiro nazionale e internazionale che ci permetterà di essere protagonisti a livello artistico anche dopo la Capitale Europea della Cultura, mantenendo sempre i piedi per terra, i prezzi tra i più bassi in regione, proprio perché vogliamo che il tempio culturale della nostra Città resti a favore di tutto il tessuto sociale, perché sappiamo che il Teatro Verdi produce indotto economico a favore della città e del territorio”.

Sono entusiasta di presentare un programma concepito con la massima cura, frutto di un ascolto attento del nostro pubblico e al contempo di una ricerca di vie espressive vivaci e innovative”, sottolinea il direttore artistico Walter Mramor. “In tanti ci hanno chiesto ancora più prosa e abbiamo risposto con un percorso che attraversa i grandi classici del passato, ma anche i “nuovi classici” della scena contemporanea, offrendo chiavi di lettura attuali e appassionanti.

Abbiamo poi voluto dare spazio alle energie del territorio con produzioni regionali di alto livello, senza mai perdere di vista la vocazione internazionale di Gorizia: sul palcoscenico del Verdi arriveranno anche compagnie e artisti da tutto il mondo, a testimonianza di una città che dialoga naturalmente con culture diverse. A fare da filo conduttore è la ricerca costante della qualità in ogni sezione del cartellone, convinti che solo spettacoli di valore possano davvero emozionare, far riflettere e lasciare un segno duraturo nel nostro pubblico”.

La crescita della Prosa e un percorso originale sui classici

Proprio il legame stretto e il dialogo costante tra un teatro comunale come il Verdi, per questo istituzionalmente legato alla Città, e il proprio pubblico sfocia quest’anno nella prima novità: l’aumento da 8 a 10 degli spettacoli di prosa, genere che chi affolla platea e gallerie a Gorizia ha dimostrato di apprezzare particolarmente.

Perciò non poteva che spettare alla prosa l’apertura della stagione, prevista per martedì 21 ottobre con “Trieste 1954” di Simone Cristicchi, cui seguiranno titoli e interpreti di assoluto livello a sviluppare un originale percorso sui classici, che affianca a quelli propriamente intesi – si pensi a “Il misantropo” di Molière, a “Otello” di Shakespeare e a “L’importanza di chiamarsi Ernesto” di Wilde – altri di autori moderni ma che già possono essere considerati a loro volta classici come Camilleri con “Il birraio di Preston”, il “Medico dei pazzi” di Scarpetta o “Mephisto” di Mann.

Il dialogo tra classici e spunti moderni prosegue con “A qualcuno piace caldo”, libero adattamento dalla trama del celebre film di Billy Wilder per la regia di Geppy Gleijeses, e con il dramma musicale “Brokeback mountain” con Edoardo Purgatori e Filippo Contri e con Malika Ayane e live band a supporto, a vent’anni dal successo dell’omonimo film.

Completa l’offerta di prosa “Contrazioni pericolose”, la brillante commedia di Gabriele Pignotta ambientata in sala parto.

L’attenzione alle produzioni regionali

Uno spazio del cartellone del Verdi è riservato a due importanti produzioni del territorio. La prima è proprio “Trieste 1954” che apre la stagione e con il quale il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia ha celebrato i 70 anni dal ricongiungimento di Trieste all’Italia. Lo spettacolo di Simone Cristicchi scritto con Simona Orlando per la regia di Paolo Valerio conta inoltre, sulla direzione, arrangiamenti e musiche originali Valter Sivilotti, con l’Orchestra dell’Accademia musicale Naonis di Pordenone e il Coro del Friuli Venezia Giulia, con il maestro Michele Gallas.

La seconda è l’apertura della sezione Musica e balletto, ovvero “Soirée française” in programma il 30 ottobre, con NordEst Sinfonia diretta dal maestro Marco Feruglio, su musiche di Claude Debussy e Maurice Ravel e la partecipazione del gruppo corale isontino ArsAtelier, con il M° Mateja Černic.

I Grandi Eventi e i Musical

Di grande prestigio e dinamismo la sezione Grandi Eventi arricchita da due musical di livello e dal sapore un po’ retrò: si comincia il 6 novembre con “Cantando sotto la pioggia”, basato sull’omonimo film per la regia di Luciano Cannito, che fa rivivere tutta la magia, l’ironia e la leggerezza di uno dei musical più amati di sempre. Protagonisti d’eccezione sono Lorenzo Grilli, Flora Canto e Martina Stella, indimenticata interprete de “L’ultimo bacio” di Gabriele Muccino.

L’altro musical sarà “Sapore di mare – il musical”, un tuffo negli anni Sessanta, tratto dal famoso film dei Fratelli Vanzina, con Paolo Ruffini e Fatima Trotta e una colonna sonora indimenticabile.

Nel mezzo un graditissimo ritorno dopo alcuni anni a Gorizia: Arturo Brachetti con una versione aggiornata di “Solo, the legend of a quick change” e lo spettacolare “Paradisum” diretto e coreografato da Bence Vági, che esplora le infinite possibilità del cirque danse, un genere che fonde la danza contemporanea con le arti circensi e che vede protagonisti performer impegnati in coreografie che attingono sia alle discipline aeree che a quelle terrestri delle arti circensi, attraverso il linguaggio della danza contemporanea.

Balletti straordinari dal respiro internazionale

Oltre al già citato “Soirée française”, il cartellone Musica e balletto si arricchisce dello straordinario “Carmina Burana” della Szeged Contemporary Dance Company, davvero travolgente dal punto di vista visivo, che sulla celebre musica di Carl Orff il 9 aprile darà vita a paure e gioie condivise di una immaginaria comunità barbarica, che continua a lottare per la propria sopravvivenza e umanità attraverso rituali misteriosi, fino all’ultimo respiro.

Di assoluto rilievo internazionale la presenza cinese il 21 febbraio della Beijing Academy Chinese Classical Dance Company con le preziose coreografie tradizionali di “Celeste armonia”.

Quattro racconti per quattro visioni del mondo

La sezione Verdi Racconta presenta quattro riflessioni sul mondo da altrettanti punti di vista, con protagonisti celebri che condivideranno con il pubblico visioni che ci accompagnano nella contemporaneità attraverso differenti registri linguistici.

Si comincia il 28 novembre con Luca Bizzarri e il suo “Non hanno un amico dubbio”, scritto con Ugo Ripamonti e ispirato all’omonimo podcast edito da Chora Media, dove si trattano temi quali la comunicazione politica dei nostri tempi, i fenomeni social, il costume e il malcostume di un nuovo millennio con una visione mai banale, condotta con l’irriverente intelligenza e il carisma di un grande interprete.

A seguire Elio Germano e Teho Teardo portano a teatro il libro di Gino Strada Una persona alla volta in “La guerra com’è”. Quindi Diego Dalla Palma che si metterà in dialogo, attraverso pensieri e contraddizioni, lungo le tappe di una vita vissuta intensamente.

Infine Neri Marcorè a cui spetterà anche la chiusura stagionale, che porterà in scena “Gaber – Mi fa male il mondo”: un’esplorazione nell’universo creativo, narrativo, etico e letterario di due grandi autori del teatro e della canzone: Giorgio Gaber e Sandro Luporini.

L’attenzione a infanzia e studenti

Tre gli appuntamenti dedicati all’infanzia, previsti con rappresentazioni domenicali pomeridiane che prenderanno il via con un personaggio celebre; “Pimpa, il musical a pois”, per la drammaturgia di Tullio Carlo Altan e la regia di Enzo d’Alò il 16 novembre a cui faranno seguito l’11 gennaio “Caro lupo” e l’1 febbraio “La Z di Zorro”.

Riservato alle scuole la rappresentazione di Verdi Matinée “Romeo and Juliet”, Musical in lingua inglese il 27 marzo. Sempre la mattina sono previste le 9 recite de “Il viaggio nella scatola magica” di Enrico Cavallero, alla scoperta del “dietro le quinte” del teatro e di come funziona.