Due episodi della trilogia Inabili alla morte in scena al Verdi di Gorizia, il 16 e il 18 settembre
Il prossimo settembre il Teatro Verdi ospiterà due capitoli della trilogia Inabili alla morte/Nezmožni umreti, diretti da Giacomo Pedini e ispirati all’omonima opera di Joseph Roth.
Il progetto si articola in tre spettacoli che seguono le storie di una famiglia slovena di ultima assunzione nobiliare, i Trotta, attraverso diverse epoche: dall’Europa della dissoluzione dell’impero asburgico, all’Europa della cortina di ferro e infine l’Europa degli anni Novanta, avvolta nella speranza ingannevole di una pace e di una prosperità durature.
Le tre storie riflettono un continente, sospeso tra le incognite del presente e i retaggi di un passato che fatica a scomparire, anch’esso ‘inabile alla morte’.
A partire dai tre capitoli e dai tre spettacoli ispirati all’opera di Roth, si proseguirà con due nuove commissioni letterarie, una in lingua slovena con Goran Vojnović (V iskanju izgubljenega jezika / Alla ricerca della lingua perduta) e una in italiano con Paolo Di Paolo (L’alba dopo la fine della Storia/Zora po koncu zgodovine).
I tre testi ispireranno anche dei radiodrammi, in italiano e in sloveno, e in un volume pubblicato in entrambe le lingue.
In scena al Verdi il prossimo 16 settembre la prima parte della saga, che racconta la parabola del rampollo della famiglia Trotta, dall’adolescenza spensierata nella Vienna di inizio Novecento fino al 1938, anno dell’annessione nazista. Un protagonista fragile e disorientato, che attraversa la Grande Guerra, il crollo dell’impero Austro-Ungarico e il boom degli anni ’20 senza mai comprendere davvero il mondo che cambia. Attorno a lui, una girandola di personaggi compone un affresco ironico e amaro della Mitteleuropa in declino. Un’epoca sterile e contraddittoria che, nella sua varietà, richiama l’Europa di oggi.
Il percorso prosegue il 18 settembre con L’alba dopo la fine della Storia, terzo capitolo della saga. Cosa resta delle promesse del 1989? La caduta del muro di Berlino e dell’Unione Sovietica sembravano aprire un’epoca di libertà e giustizia, ma i conflitti balcanici hanno riportato nel continente europeo violenza e disillusione. I personaggi di Monika, Franco, Emiliano, Tenente, Gloria e Viktor sono anime smarrite che attraversano sogni e orrori degli anni ’90, tra menzogne, speranze e identità fragili. Un affresco che riflette l’Europa post-guerra fredda e incarna un presente confuso, mentre la storia accelera senza tregua.
Il progetto è realizzato con il contributo di Regione Friuli-Venezia Giulia, sostenuto da GO! 2025 e prodotto da Associazione Mittelfest e SNG Nova Gorica. Tra i media partner figurano invece Rai Radio3, Rai FVG, Radio Slovenija-Program Ars.
Gli spettacoli saranno in lingua italiana con sovratitoli in sloveno e in inglese.
I biglietti dello spettacolo sono disponibili per l’acquisto su Vivaticket:
LA CRIPTA DEI CAPPUCCINI : https://www.vivaticket.com/it/ticket/la-cripta-dei-cappuccini/274758
L’ALBA DOPO LA FINE DELLA STORIA: https://www.vivaticket.com/it/ticket/l-alba-dopo-la-fine-della-storia/274759