Quella radio americana che trasmetteva da Gorizia nello spettacolo di chiusura della stagione del Verdi
Ottant’anni fa, nel giugno del 1945, le radio dei goriziani cominciarono a intercettare e riprodurre brani e trasmissioni in lingua inglese inediti per le orecchie locali. Provenivano da un’emittente insediata dalle truppe di liberazione Usa, che qui furono presenti dal 1945 al 1947. Fu così che le note del jazz si insinuarono in orecchie abituate a tutt’altri generi, tra canzoni nostrane e suggestioni mitteleuropee.
A quella esperienza è ispirato l’ultimo spettacolo del cartellone 2024-2024 del teatro Verdi di Gorizia, che andrà in scena martedì 6 maggio alle 20.45, “JAZZ E LIBERTÀ NELLA GORIZIA DEL 1945 – Talk Radio”.
Con il ritorno di Gorizia all’Italia nel 1947 la stazione radio, che aveva sede presso l’edificio che ospita le Madri Orsoline, fu smantellata e restò quasi nulla: l’eco di musiche che accompagnavano la voglia di libertà dopo anni tragici per questi luoghi di confine e qualche V-disc, come erano chiamati i vinili prodotti dalla Victory Disc per i militari americani impegnati in guerra e donati ad alcuni goriziani.
Di quella breve ma straordinaria parabola musicale all’insegna del jazz (genere che ebbe a Gorizia un’interprete significativo come il celebre pianista Erminio Bombi, che pare abbia frequentato l’emittente entrando nel giro americano) il maestro Valter Sivilotti ne ha salvato la memoria, ricavandone suggestioni e ispirazione per uno straordinario spettacolo che ne fa rivivere l’epopea. Dopo il debutto Mittelfest 2024, viene ora proposto al teatro Verdi di Gorizia in un anno così importante per la cultura con Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della cultura.
A “JAZZ E LIBERTÀ NELLA GORIZIA DEL 1945 – Talk Radio” il direttore artistico del Verdi Walter Mramor affida così la chiusura del cartellone 2024-2025 per proiettarci in atmosfere dense di richiami storici con protagonisti che ne fanno uno spettacolo di assoluto rilievo.
Il progetto artistico, che si avvale dei testi originali di Angelo Floramo e della ricerca storica di Elia Pivetta, prevede l’arrangiamento orchestrale del maestro Sivilotti ed è sorretto dalla voce recitante e dalla presenza di Alessio Boni protagonista assoluto della scena italiana. La regia è affidata a Marco Caronna.
L’orchestra dell’Accademia musicale Naonis è affiancata da importanti musicisti della nostra regione di spessore internazionale a partire da Glauco Venier, già candidato al Grammy Award, che interpreteranno famosi brani di George Gershwin, Cole Porter, Duke Ellington.
Un repertorio che rappresenta una rarità e permette al pubblico di rivivere il forte impatto culturale che questa storica radio ebbe a Gorizia, luogo di frontiera, di confini contesi, modificati, combattuti, abbattuti, cancellati, celebrati, poi condivisi e infine finalmente unificati nel nome dell’Europa e della cultura.