BALLETTO DI ROMA – IL LAGO DEI CIGNI, OVVERO IL CANTO

Crediti

liberamente ispirato a Il Lago dei Cigni e all’atto unico di Anton Čechov Il Canto del Cigno
con la partecipazione di Carola Puddu nel ruolo del Cigno Nero e Roberta De Simone nel ruolo del Cigno Bianco
coreografia e regia Fabrizio Monteverde
musiche P.I. Čajkovskij
costumi Santi Rinciari
light designer Emanuele De Maria
costumi realizzati da Opificio della Moda e del Costume
produzione Balletto di Roma

Il lago dei cigni - Balletto di Roma

Il Programma

Tra le suggestioni di una favola d’amore crudele e i simboli di un’arte che sovrasta la vita, Fabrizio Monteverde reinventa il più famoso dei balletti di repertorio classico su musica di P. I. Čajkovskij, garantendo quell’originalità coreografica e registica unica che da sempre ne caratterizza le creazioni e il successo.
Capolavoro del balletto, sintesi perfetta di composizione coreografica accademica e notturno romantico, di chiarezza formale e conturbanti simbologie psicoanalitiche, Il Lago dei Cigni è una favola senza lieto fine in cui i due amanti protagonisti, Siegfried e Odette, pagano con la vita la passione che li lega.
Una di quelle “favole d’amore in cui si crede nella giovinezza” avrebbe detto Anton Čechov, scrivendo nell’atto unico Il canto del cigno (1887) di un attore ormai vecchio e malato che ripercorre in modo struggente i mille ruoli di una lunga carriera. Con dichiarata derivazione intellettuale dallo scrittore russo, il Lago di Monteverde trova ne Il Canto il proprio naturale compimento drammaturgico e in un percorso struggente di illusioni e memoria porta in scena un gruppo di “anziani” ballerini che, tra le fatiche di una giovinezza svanita e la nevrotica ricerca di un finale felice, ripercorrono gli atti di un ulteriore, “inevitabile” Lago.

Il lago dei cigni ovvero il canto