CHICOS MAMBO – CAR/MEN

Crediti

ideazione e coreografia Philippe Lafeuille
assistente Corinne Barbara
danzatori Antoine Audras, Antonin «Tonbee» Cattaruzza, Phanuel Erdmann, Jordan Kindell, Samir  M’Kirech, Jean-Baptiste Plumeau, Lucas Radziejewski, Stéphane Vitrano
canto Antonio Macipe
concezione video Do Brunet
luci Dominique Mabileau, assistito da d’Armand Coutant
ideazione costumi Corinne Petitpierre, assistita da Anne Tesson
colonna sonora assemblata da ANTISTEN
creazione Compagnie La Feuille d’Automne
produzione International Music and Arts Srl
co-produttori Victor Bosch – Lling music/Quartier Libre Productions, Le Quai des Arts –Relais Culturel Régional/Argentan Le Théâtre de la Coupole de Saint Louis/Alsace all’interno del programma Relais Culturels Régionaux

© ph Michel Cavalca

Il Programma

CAR/MEN è uno spettacolo ideato per far divertire il pubblico, una messa in scena ricca ed esuberante che accoglie e trasforma generi artistici diversi come la danza, il teatro, il canto, la clownerie, oltre ad avvalersi di un ambiente digitale di straordinaria potenza per la scenografia e le luci, curate da Dominique Mabileau.

Lo spettacolo, che ha debuttato in Francia nel 2019, una fantasia coreografica originalissima, ironica e trasgressiva, con richiami inevitabili alla Spagna e ai suoi stereotipi, all’opera, ai personaggi diventati miti in chiave contemporanea, riafferma la camaleontica bravura di Philippe Lafeuille e dei suoi danzatori: il coreografo crea un gioco di maschere per approcciare Carmen, icona di riferimento dell’opera e non solo, rivisitata migliaia di volte, proponendola in tutte le sue infinite sfumature. “Libera è nata, libera morirà” – il grido finale della sigaraia – si traduce in libertà di movimento, senza codificazioni o etichette, in una creazione artistica che va oltre i generi, mixando sapientemente opera e balletto, danza contemporanea e flamenco, il comico e il tragico, corpi danzanti, voce, parole e musica. Anche l’”inevitabile” musica di Bizet viene coperta nelle sue tracce per scoprire chi sia veramente Carmen.

Squarci digitali creano incontri tra un cantante e i danzatori che a loro volta, con la loro presenza maschile molto caratterizzata, vivono e interpretano l’eterno femminile. Gli scenografici costumi a balze aggiungono fronzoli alla vita, mentre la luce degli abiti penetra nell’arena dei ricordi e dei sentimenti.
Un’ode alla libertà che si traduce in una dedica sfolgorante a questo quadro di vita “iberica” che accende il buonumore del pubblico, tra l’immagine di un Minotauro volante e un torero sulle punte.