COMPANY WAYNE MCGREGOR – AUTOBIOGRAPHY

Crediti

ideazione, direzione Wayne McGregor,
coreografia in collaborazione con i danzatori
musica originale Jlin
scene e proiezioni Ben Cullen Williams
design luci Lucy Carter
design costumi Altor Throup
drammaturgia Uzma Hameed
algoritmo Autobiography: Nick Rothwell

Danzatori stagione 2023_2024
Winnie Asawakanjanakit, Rebecca Bassett-Graham, Naia Bautista, Jordan James Bridge
Chia-Yu Hsu, Hannah Joseph, Jasiah Marshall, Salomé Pressac, Salvatore De Simone,
Mariano Zamora Gonzalez

produzione: Studio Wayne McGregor
co-prodotto da: Sadler’s Wells, Londra; Les Théàtres de la Ville de Luxembourg, Edinburgh International Festival, Festspielhaus St. Pölten, Carolina Performing Arts at the University of North Carolina at Chapel Hill, Movimentos Festwochen der Autostadt in Wolfsburg
co-commissionato da: West Kowloon Cultural District Hong Kong, Festival Diaghilev P.S. St.Petersburg, Centro Cultural Vila Flor Guimarães, Seattle Theatre Group (per la musica), Trinity Laban Conservatoire of Music and Dance, Londra
La musica di Jlin è in partnership con Unsound

Il Programma

Codice genetico, intelligenza artificiale e coreografia si fondono in un’opera che si immagina di nuovo e si riproduce di nuovo ad ogni spettacolo.
Nel corso della sua carriera, Wayne McGregor ha realizzato coreografie che interrogano la vita attraverso l’esperienza del corpo nel suo rapporto variegato con la tecnologia.
Nel 2017, McGregor ha rivolto la sua attenzione al “corpo come archivio” con l’opera Autobiography (1.0), la prima di una serie di ritratti unici nella danza ispirati e determinati dalla sequenza del suo codice genetico.
In quanto sovrapposizione di impronte coreografiche su memorie personali e in dialogo con un algoritmo creato appositamente che ruba i dati del DNA di McGregor, Autobiography sconvolge la natura tradizionale della danza: intelligenza artificiale e istinto convergono in una opera d’autore creativa.

Nelle recentissime interazioni dell’opera, AISOMA – un nuovo tool di intelligenza artificiale messo a punto con Google Arts and Culture utilizzando l’intelligenza formata su 100 secondi dell’archivio coreografico di McGregor – sovrascrive le configurazioni del suo stato iniziale per presentare opzioni di movimento nuove ai ballerini, instillando un contenuto non familiare e spesso sorprendente nell’eco sistema coreografico. La vita, che riscrive sé stessa di nuovo.

Auto (Self) Bio (Life) Graphy (Writing)