Crediti
Salut Salon
Angelika Bachmann – violino;
Alvina Lahyani – violino;
Mara Kochendorfer – violoncello;
Kristiina Rokashevich – pianoforte.
Scheda Spettacolo
In occasione del loro 20° anniversario, le Salut Salon ci conducono con furia e incanto in mondi musicali da sogno, tra illusione e realtà. Già con la brillante apertura, il “Tango del Diablo” di Astor Piazzolla, il quartetto dà un’idea di quanto i sogni possano essere diversi: turbolenti e inquietanti, teneri e struggenti. Il quartetto attraversa le emozioni con una dinamica assolutamente entusiasmante, utilizzando gli strumenti non solo nella perfezione classica, ma anche in modo folle e fantasioso.
In “Dreams” le Salut Salon danno vita a tutti i tipi di creature magiche e figure fiabesche: con i loro scherzi fanno riflettere e accendono l’immaginazione. Le streghe sono evocate in “Season of the Witch” di Donovan, volano selvaggiamente nella “Notte di Valpurga” di Mendelssohn, il diavolo, invece, porta scompiglio nelle “Suggestioni diaboliche” di Prokofiev.
Salut Salon non conosce limiti quando si tratta di sognare: il brano Yiddish è pieno di amore per la danza, gioia di vivere e voglia di essere liberi, la ninna nanna “Nana” del compositore georgiano Sulchan Zinzadze preme dolcemente l’anima rievocando una madre e il suo bambino che sognano di poter tornare nella loro patria.
Che si tratti di Vivaldi, Brahms, Tchaikovsky o Dukas, Salut Salon interpreta le opere con un’inebriante gioia di suonare. Il quartetto stupisce il pubblico con acrobazie verbali, gag, balletti di tip tap e con effetti sorprendenti di ogni tipo: una scintilla luminosa salta da una musicista all’altra, nevica sul palco come in un bosco fatato e persino l’archetto del violoncello, quando il ritmo diventa appassionato, brucia.