Verso il tutto esaurito per “Trieste 1954” apertura di stagione al Verdi di Gorizia che andrà in scena martedì 21 ottobre
Previsto il red carpet per il pubblico, che sarà omaggiato con foto ricordo personalizzata
Il sipario si alza su un probabile tutto esaurito: “Trieste 1954” inaugura martedì 21 ottobre (ore 20.45) la nuova stagione del Teatro Comunale “Giuseppe Verdi” di Gorizia. Un debutto che racconta già da solo l’attesa del pubblico per un cartellone pensato per emozionare e far riflettere.
L’iniziativa speciale
Il Verdi si prepara a inaugurare la stagione con un’iniziativa speciale, che celebra lo spettatore quale componente essenziale di quel generatore di emozioni che è il teatro. Per martedì sarà perciò allestito il “red carpet”, un tappeto rosso che inviterà il pubblico a percorrerlo per entrare nel foyer dove, ad attenderlo, ci sarà una postazione con fotografo, che scatterà a chi lo vorrà una foto omaggio sullo sfondo della campagna di comunicazione della stagione del Verdi 2025/2026: “Emozioniamoci”. La stampa dell’immagine verrà consegnata subito in omaggio gratuito allo spettatore come ricordo per poter dire “Io c’ero” alla Prima del Verdi 2025.
Per l’occasione anche la facciata del teatro sarà abbigliata a festa, con stendardi posti sulle colonne d’ingresso, a valorizzare un luogo importante di Gorizia, in quanto generatore di emozioni.
Lo spettacolo
«Lo spettacolo è incentrato sull’incredibile storia della città di Trieste e su questo periodo in cui venne contesa per poi ritornare ad essere parte dell’Italia. È uno spettacolo molto intenso, molto importante, con tanta musica e questo racconto che sicuramente vi appassionerà», afferma Simone Cristicchi in un messaggio dedicato agli spettatori del Verdi pubblicato sui canali social del teatro.
Scritto e interpretato dallo stesso Cristicchi, con Simona Orlando alla drammaturgia e la regia di Paolo Valerio, “Trieste 1954” intreccia narrazione, musica dal vivo e materiali d’epoca per far rivivere i nove anni che separano la fine della guerra dal ritorno della città all’Italia. Il racconto prende per mano lo spettatore e lo conduce lungo un crinale emozionale in cui memoria civile e presente dialogano in modo serrato, sostenuti dalla direzione, dagli arrangiamenti e dalle musiche originali di Valter Sivilotti, dall’Orchestra dell’Accademia Musicale Naonis di Pordenone e dal Coro del Friuli Venezia Giulia (maestro del coro Michele Gallas), video di Giulio Ladini, l’apporto di RAI Friuli Venezia Giulia e Lega Nazionale per i contributi video, il tutto per la produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.
L’appuntamento segna l’avvio di ventinove imperdibili serate che accompagneranno il pubblico nella parte finale di un anno così importante per Gorizia e il suo Teatro e che lo emozioneranno anche nel prossimo, sostenendo la vocazione della città a punto di riferimento internazionale per la cultura. È anche il primo titolo del cartellone Prosa, che quest’anno cresce da 8 a 10 spettacoli per rispondere alla richiesta degli spettatori: un percorso che intreccia classici del passato e “nuovi classici” contemporanei, con sguardo sempre attuale.
“Trieste 1954” è inoltre una chiara attenzione alle produzioni del territorio: con questo progetto il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia ha celebrato i 70 anni del ricongiungimento della città all’Italia, e il Verdi lo porta ora a Gorizia come apertura simbolica della stagione. La stessa cura per il radicamento locale e lo sguardo internazionale caratterizza anche il secondo appuntamento, che apre la sezione Musica e Balletto: “Soirée française” (giovedì 30 ottobre), con NordEst Sinfonia diretta dal M° Marco Feruglio, musiche di Claude Debussy e Maurice Ravel, e la partecipazione del gruppo corale isontino ArsAtelier con il M° Mateja Černic.